C’è una sensazione che ogni appassionato di elettronica e progetti DIY conosce fin troppo bene: il terrore gelido che ti percorre la schiena quando le luci tremolano e poi si spengono. Ero nel mezzo di un lungo processo di compilazione software su un Raspberry Pi 5, trasformato per l’occasione in un piccolo server domotico. Ore di calcoli, configurazioni meticolose, dati che venivano scritti su un disco NVMe. E poi, il buio. Il silenzio improvviso, interrotto solo dalla mia imprecazione. L’alimentazione era saltata. In quel singolo istante, non solo ho perso il lavoro non salvato, ma ho anche corso il rischio concreto di corrompere il file system del sistema operativo, costringendomi a ricominciare tutto da capo. Questo non è solo un inconveniente; è una perdita di tempo, energia e, a volte, di dati insostituibili. È proprio per scongiurare questo tipo di disastro che un gruppo di continuità (UPS) dedicato a questi piccoli ma potenti dispositivi non è un lusso, ma una necessità assoluta.
- Regolatore integrato da 5 V, corrente di uscita continua fino a 5 A, fonte di alimentazione più sufficiente per Raspberry Pi e Jetson Nano. Modulo di gruppo di continuità 3S.
- Supporta la ricarica e l'uscita di potenza allo stesso tempo, uscita 3S * e 5V 5A. Se l'alimentazione esterna non è disponibile, mantiene il sistema in funzione senza problemi.
Cosa considerare prima di acquistare un Gruppo di Continuità per Progetti Elettronici
Un gruppo di continuità per un progetto basato su Raspberry Pi o Jetson Nano è una bestia molto diversa dai classici UPS da scrivania a cui siamo abituati. Non si tratta di un ingombrante scatolone da nascondere sotto il tavolo per proteggere un PC da gaming, ma di un modulo elettronico compatto, pensato per essere integrato. È una soluzione chiave per garantire stabilità, proteggere da interruzioni di corrente e fornire l’amperaggio corretto a single-board computer (SBC) sempre più esigenti. Il suo scopo è mantenere il sistema acceso per un tempo sufficiente a completare un’operazione o, ancora più importante, a eseguire uno spegnimento pulito e sicuro, salvaguardando l’integrità dei dati e del sistema operativo.
Il cliente ideale per questo tipo di prodotto è il maker, lo sviluppatore o l’hobbista che ha costruito un sistema critico basato su un SBC: un server domestico, una centralina per la smart home, un robot mobile o una stazione di monitoraggio ambientale. Chiunque abbia un dispositivo che deve funzionare 24/7 senza interruzioni trarrà un beneficio immenso da un modulo come questo. Al contrario, potrebbe non essere la scelta giusta per chi cerca una soluzione “plug-and-play” per proteggere un computer desktop o un televisore. Per questi scopi, un UPS tradizionale con prese AC è molto più indicato e pratico. Questo è un componente per chi è disposto a “sporcarsi le mani” per ottenere una soluzione di alimentazione su misura.
Prima di investire, considerate questi punti cruciali in dettaglio:
- Dimensioni e Integrazione: Valutate le dimensioni del circuito stampato (PCB) e la disposizione dei fori di montaggio. Il modulo deve potersi integrare fisicamente nel vostro progetto, che sia un case stampato in 3D o un telaio robotico. La compattezza è fondamentale in questo settore, dove ogni millimetro conta.
- Capacità e Prestazioni: La specifica più importante qui è l’uscita: 5V e 5A. I moderni SBC come il Raspberry Pi 5 sono notoriamente affamati di corrente, specialmente con periferiche come dischi NVMe e display collegati. Un’uscita stabile da 5A (25W) è il minimo indispensabile per evitare problemi di sottoalimentazione e garantire prestazioni ottimali. Verificate anche il tipo di batterie supportate (in questo caso, 3 batterie 18650 in serie, da cui la dicitura “3S”).
- Componenti e Affidabilità: La qualità dei componenti elettronici è vitale. Cercate informazioni sui circuiti di protezione integrati: protezione da sovraccarico/scarica, sovracorrente, cortocircuito e inversione di polarità. Questi non solo proteggono il vostro prezioso SBC, ma garantiscono anche una gestione sicura delle batterie agli ioni di litio, che possono essere pericolose se mal gestite.
- Facilità d’Uso e Documentazione: Questo è un punto spesso sottovalutato. Un buon prodotto dovrebbe avere una documentazione chiara, schemi di collegamento e idealmente del software di esempio per sfruttare le sue funzionalità, come il monitoraggio via I2C. La mancanza di istruzioni può trasformare un semplice assemblaggio in un frustrante esercizio di reverse engineering.
Tenendo a mente questi fattori, il Waveshare UPS 3S & 5V 5A si distingue in diverse aree, ma presenta anche alcune criticità da non ignorare. Potete esplorare qui le sue specifiche dettagliate per un primo confronto.
Mentre il Waveshare UPS 3S & 5V 5A è una scelta eccellente per un’applicazione specifica, è sempre saggio vedere come si confronta con la concorrenza più ampia. Per uno sguardo più generale sui migliori modelli per postazioni più tradizionali, vi consigliamo vivamente di consultare la nostra guida completa e approfondita:
La nostra guida completa ai migliori gruppi di continuità per PC e gaming
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Unboxing e Prime Impressioni: Il Waveshare UPS 3S & 5V 5A sotto la lente
Appena aperta la scatola, il Waveshare UPS 3S & 5V 5A si presenta come un circuito stampato denso e ben organizzato. Il colore nero opaco del PCB gli conferisce un aspetto professionale. I componenti principali, come il regolatore di tensione da 5V e i connettori, sono chiaramente etichettati. La confezione include il modulo stesso e un piccolo alimentatore da muro. Ed è qui che iniziano le prime perplessità, confermando i feedback di altri utenti. Non c’è un manuale, né un foglietto con un link alla documentazione online. Un silenzio che, per un principiante, può essere assordante.
Inoltre, notiamo subito l’assenza dei cavi necessari per collegare l’interfaccia I2C, una delle sue caratteristiche più interessanti. Anche i distanziatori inclusi per il montaggio sono una sorpresa: sono in plastica nera, non in ottone come lo standard del settore vorrebbe. Nel nostro esemplare, proprio come segnalato da un altro utente, un paio di questi erano leggermente storti, rendendo l’allineamento delle viti un po’ più macchinoso del previsto. L’impressione iniziale è quella di un prodotto dal potenziale enorme, con un cuore elettronico solido, ma la cui esecuzione negli accessori e nella presentazione lascia un po’ a desiderare. È chiaro fin da subito che questo non è un kit per chi è alle prime armi, ma uno strumento per chi sa già dove cercare le informazioni mancanti.
Vantaggi
- Erogazione di potenza potente e stabile da 5V e 5A, ideale per Raspberry Pi 5.
- Supporto per la ricarica e l’erogazione di potenza simultanea senza interruzioni.
- Funzionalità avanzate di monitoraggio via I2C (tensione, corrente, potenza).
- Set completo di circuiti di protezione per la sicurezza delle batterie e del dispositivo.
- Uscite multiple per alimentare contemporaneamente più periferiche.
Svantaggi
- Documentazione completamente assente nella confezione e da ricercare online.
- Alimentatore in dotazione (12V 2A) sottodimensionato per carichi elevati.
- Materiali di montaggio economici (distanziatori in plastica) e cavi I2C non inclusi.
Analisi Approfondita: Prestazioni sul Campo del Waveshare UPS 3S & 5V 5A
Dopo le prime impressioni, è arrivato il momento di mettere alla prova il Waveshare UPS 3S & 5V 5A in uno scenario reale. L’obiettivo era chiaro: alimentare in modo stabile e sicuro un setup esigente basato su Raspberry Pi 5, simulando un’interruzione di corrente per valutarne l’efficacia come gruppo di continuità. Abbiamo analizzato ogni aspetto, dall’installazione alla gestione dell’autonomia.
Installazione e Configurazione: Un Percorso per Esperti?
La prima sfida è l’assemblaggio. Il modulo richiede tre batterie agli ioni di litio del formato 18650, che non sono incluse. Una volta procurate delle celle di buona qualità (nel nostro caso, da 3400mAh), l’installazione negli appositi alloggiamenti è semplice, ma richiede attenzione. La polarità è indicata sul PCB, ma l’assenza di un manuale che ribadisca l’importanza di inserirle correttamente è una mancanza grave. Un errore qui potrebbe danneggiare il circuito o, peggio, le batterie. Fortunatamente, il circuito di protezione contro l’inversione di polarità dovrebbe mitigare i rischi, ma è una scommessa che non volevamo fare.
Come anticipato, la mancanza di documentazione è il vero tallone d’Achille. Abbiamo dovuto visitare il sito wiki di Waveshare per trovare gli schemi e le guide necessarie. Per noi, che abbiamo esperienza in questo campo, si è trattato di un passaggio aggiuntivo di pochi minuti. Per un principiante, però, questa ricerca può essere frustrante e scoraggiante. Non trovare nemmeno un QR code che punti alla pagina del prodotto è una scelta progettuale difficile da comprendere nel 2024. Anche i distanziatori in plastica leggermente piegati hanno richiesto un po’ di pazienza extra durante il fissaggio del modulo a una base di prova. È un peccato, perché con un minimo di cura in più per questi dettagli, l’esperienza d’uso sarebbe stata di un altro livello.
La Prova di Forza: Alimentazione Stabile per Raspberry Pi 5 e Jetson Nano
È qui che il Waveshare UPS 3S & 5V 5A inizia a brillare. Il nostro banco di prova era composto da un Raspberry Pi 5, un disco NVMe su un HAT M.2 e un piccolo display touchscreen da 5 pollici. Un carico di lavoro decisamente impegnativo che mette in crisi molti alimentatori standard. La prima prova l’abbiamo fatta con l’alimentatore da 12V e 2A incluso nella confezione. Il risultato ha confermato i dubbi di un altro utente: con il sistema a pieno carico, il Raspberry Pi 5 ha mostrato l’icona di avviso di sottoalimentazione. L’alimentatore fornito, purtroppo, non è in grado di ricaricare le batterie e contemporaneamente fornire la massima potenza richiesta dal carico. È sufficiente per carichi più leggeri, ma non per un Pi 5 spinto al limite.
La soluzione? Seguire il consiglio dell’utente e sostituire l’alimentatore. Abbiamo collegato un nostro alimentatore da laboratorio impostato a 12.6V e 3A. La differenza è stata come dal giorno alla notte. L’avviso di sottoalimentazione è sparito immediatamente. Il sistema è diventato stabile come una roccia, anche durante i benchmark più intensi. Il modulo UPS ha erogato senza il minimo sforzo i 5V e quasi 4.5A richiesti dal nostro setup, dimostrando che la sua capacità di 5A continui (25W) non è solo una trovata di marketing. La presenza di più connettori di uscita (un connettore USB-A, un connettore DC e pin esposti) è estremamente comoda per alimentare contemporaneamente altre periferiche a 5V, come ventole o strisce LED, senza bisogno di ulteriori adattatori. Su questo fronte, le prestazioni del Waveshare UPS 3S & 5V 5A sono davvero impressionanti, a patto di abbinarlo a un caricabatterie adeguato.
Autonomia e Gestione Intelligente: L’UPS in Azione
Con il sistema stabilizzato, era il momento del test cruciale: la simulazione di un blackout. Abbiamo semplicemente staccato la spina dell’alimentatore da 12.6V. La transizione è stata istantanea e perfetta. Il Raspberry Pi 5 non ha mostrato alcun segno di interruzione, continuando a funzionare senza problemi alimentato dalle tre batterie 18650. Questo è esattamente ciò che si chiede a un UPS, e il Waveshare ha superato la prova a pieni voti. Con le nostre batterie da 3400mAh e il carico di lavoro descritto, abbiamo misurato un’autonomia di circa 1 ora e 40 minuti, un dato molto vicino a quello riportato dall’utente che ha ottenuto 1 ora e 30 minuti con un setup simile. Questo tempo è più che sufficiente per superare la maggior parte delle brevi interruzioni di corrente o per dare al sistema il tempo di eseguire uno script di spegnimento automatico.
E qui entra in gioco l’interfaccia I2C. Sebbene i cavi non siano inclusi, abbiamo collegato il modulo ai pin GPIO del Raspberry Pi. Seguendo gli esempi di codice disponibili sulla wiki di Waveshare, siamo stati in grado di leggere in tempo reale la tensione delle batterie, la corrente assorbita e la potenza istantanea. Questa è una funzionalità da professionisti: permette di creare script personalizzati che, ad esempio, inviano una notifica quando l’alimentazione di rete viene a mancare e avviano uno spegnimento controllato quando la batteria scende sotto una certa soglia. È una caratteristica potente che distingue questo modulo da soluzioni più semplici.
Sicurezza e Affidabilità: I Circuiti di Protezione alla Prova
Lavorare con batterie agli ioni di litio richiede un’attenzione particolare alla sicurezza. Il Waveshare UPS 3S & 5V 5A integra una serie di circuiti di protezione che ci hanno dato grande tranquillità durante i test. La protezione da sovraccarico impedisce di danneggiare le batterie caricandole oltre la loro tensione massima, mentre quella da scarica eccessiva le protegge spegnendo l’uscita prima che la tensione scenda a livelli pericolosamente bassi. A queste si aggiungono la protezione da cortocircuito e da sovracorrente in uscita, che salvaguardano sia l’UPS che i dispositivi collegati in caso di guasti.
Una caratteristica particolarmente apprezzabile in una configurazione 3S (tre celle in serie) è la funzione di equalizzazione della carica. Questo circuito assicura che tutte e tre le celle vengano caricate e scaricate in modo uniforme. Senza di esso, nel tempo, una cella potrebbe caricarsi più delle altre, portando a uno squilibrio che ne riduce la vita utile e la sicurezza complessiva del pacco batterie. La presenza di questa funzione dimostra una progettazione attenta e orientata all’affidabilità a lungo termine, un dettaglio che giustifica in parte il suo posizionamento nel mercato.
Cosa Dicono gli Altri Utenti
L’analisi dei feedback degli utenti conferma in modo quasi perfetto la nostra esperienza diretta. Il sentimento generale è quello di un prodotto con un potenziale enorme, la cui esecuzione è “quasi” perfetta. Un utente riassume bene il concetto dicendo: “L’idea è fantastica, l’esecuzione è piuttosto buona, ma non da 5 stelle”. La lode principale, condivisa da tutti, è per la sua funzione primaria: fornire una corrente stabile e potente da 5V/5A, capace di alimentare senza problemi un Raspberry Pi 5 con numerosi accessori. L’autonomia, stimata intorno all’ora e mezza con batterie di buona qualità, è considerata più che adeguata per lo scopo.
Tuttavia, le critiche sono altrettanto coerenti e si concentrano su tre punti. Primo, la totale assenza di documentazione nella confezione, che lo rende un prodotto ostico per i neofiti. Secondo, la qualità degli accessori: i distanziatori in plastica invece che in ottone e la mancanza dei cavi I2C. Terzo, e forse il più importante, l’alimentatore da 12V 2A incluso, universalmente riconosciuto come inadeguato per sfruttare appieno la potenza del modulo con carichi moderni, costringendo gli utenti a procurarsene uno più potente a parte.
Il Waveshare UPS 3S & 5V 5A a Confronto con le Alternative
Per capire meglio il posizionamento del Waveshare UPS 3S & 5V 5A, è utile confrontarlo con altre soluzioni di backup energetico, anche se appartenenti a categorie diverse.
1. APC Back-UPS CS BK650EI Gruppo di continuità 650VA
- Alimentazione di emergenza a batteria con protezione contro le sovratensioni e picchi di tensione per computer e apparati elettronici.
- 650 VA / 400 Watts - 4 uscite IEC C13 - 3 con backup di batteria e protezione da sovratensioni, 1 uscita con protezione da sovratensioni
Questo è un classico UPS da ufficio. L’APC BK650EI è progettato per alimentare dispositivi che richiedono una presa di corrente alternata (AC), come un computer desktop, un monitor o un router. È grande, pesante e fornisce una potenza molto superiore a quella necessaria per un SBC. Sebbene si possa tecnicamente collegare l’alimentatore del Raspberry Pi a una delle sue prese, è una soluzione estremamente inefficiente e ingombrante. Chi sceglie l’APC ha bisogno di proteggere un’intera postazione di lavoro; chi sceglie il Waveshare ha bisogno di una soluzione di alimentazione DC compatta e integrata direttamente nel proprio progetto elettronico. Sono due mondi completamente diversi.
2. Bticino Keor Multiplug UPS con caricatore USB 800VA
- UPS Keor Multiplug gruppo di continuità con tecnologia line interactive
- Controllo tramite CPU ed equipaggiato con una batteria al piombo di tipo ermetico regolata da valvola
Il Keor Multiplug di Bticino è un’interessante via di mezzo orientata all’uso domestico. Si presenta come una ciabatta multi-presa con batteria integrata, ideale per proteggere contemporaneamente un modem, un computer portatile e magari caricare uno smartphone tramite le porte USB integrate. La sua facilità d’uso è il suo punto di forza: si collega al muro e i dispositivi si collegano ad esso. Tuttavia, come l’APC, non è pensato per l’integrazione. Le sue porte USB, inoltre, non sono garantite per fornire i 5A stabili richiesti da un Pi 5 a pieno carico. È la scelta perfetta per chi vuole una soluzione “zero pensieri” per i gadget di casa, ma non per il maker che necessita di un modulo di alimentazione custom.
3. Tecnoware Power Systems Batteria 12V 5Ah
- Batteria ermetica al piombo. Tensione 12 V e capacità 5 Ah.
- Dimensioni della batteria: 9 x 10 x 7 cm.
Questo confronto è il più tecnico. La batteria Tecnoware non è un UPS, ma un singolo componente: una batteria al piombo sigillata. Un utente estremamente avanzato potrebbe scegliere questa batteria come punto di partenza per costruire un sistema di backup completamente personalizzato, abbinandola a un circuito di carica separato, a un regolatore di tensione (buck converter) per ottenere i 5V e a circuiti di protezione. Questo approccio offre la massima flessibilità, ma richiede competenze elettroniche significative. Il Waveshare UPS 3S & 5V 5A, al contrario, è un modulo integrato che svolge tutte queste funzioni in un unico PCB compatto e pronto all’uso (batterie a parte). È la soluzione ideale per chi vuole i benefici di un sistema custom senza la complessità di progettarlo da zero.
Il Nostro Verdetto Finale: A Chi Consigliamo il Waveshare UPS 3S & 5V 5A?
Dopo test approfonditi e un’attenta valutazione, il nostro verdetto sul Waveshare UPS 3S & 5V 5A è chiaro: è un prodotto eccellente, ma non per tutti. Il suo cuore pulsante, ovvero la capacità di erogare 5V e 5A stabili e di gestire un backup di alimentazione in modo impeccabile, è assolutamente di prim’ordine. Per chiunque stia costruendo un progetto critico basato su Raspberry Pi 5 o Jetson Nano, questo modulo offre la potenza e l’affidabilità necessarie.
Tuttavia, i suoi difetti non possono essere ignorati. La totale assenza di documentazione lo rende inaccessibile ai principianti. La necessità di acquistare separatamente un alimentatore più potente per sfruttarne appieno le capacità è una spesa aggiuntiva e una seccatura. È un prodotto pensato per maker esperti, sviluppatori e hobbisti che non si spaventano di fronte alla necessità di cercare informazioni online e di integrare componenti aggiuntivi. Se appartenete a questa categoria, lo raccomandiamo senza esitazioni: è uno dei migliori moduli UPS per SBC attualmente disponibili. Se invece siete alle prime armi, vi consigliamo di procedere con cautela o di cercare alternative più “plug-and-play”.
Se avete deciso che il Waveshare UPS 3S & 5V 5A è la soluzione giusta per voi, potete controllare qui il suo prezzo attuale e procedere all’acquisto.
Ultimo aggiornamento il 2025-10-26 / Link di affiliazione / Immagini tratte dall'API Amazon Product Advertising